Lassi di mele e cannella

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Una delle mie abitudini quotidiane, è uscire al  mattino abbastanza presto, per fare una camminata che duri almeno un ora. Avere un cane che si chiama Oliver e doverlo portare fuori, è anche una buona scusa che mi consente di respirare l’aria fresca,  (in questo periodo direi fredda) dell’alba,  però mi piace molto iniziare così la giornata, c’è molta più energia.  Ho la fortuna di abitare in un posto bellissimo Bellagio la perla del lago di Como, un luogo che regala percorsi diversi, con scenari naturali e meravigliosi.

Al mio rientro invece del solito caffè a volte mi piace variare, sopratutto per non cadere nella monotonia alimentare. Appassionata di cucina e di sperimentazione, ho controllato tra gli ingredienti della mia dispensa, e tra le idee, e dai miei recenti studi, sulla cucina Ayurveda ho associato sei buoni ingredienti per fare un lassi tipico della saggezza di questa cucina,  consigliato per prima colazione.

Ingredienti per 2 persone

  • 2 mele
  • 2 datteri
  • 250 ml. di latte di mandorla
  • 100 g. di fiocchi di avena
  • cannella in polvere
  • 1 c.no di semi di chia
  • 1 stecca di cannella per decorare

Preparazione

Sbucciare le mele, togliere il torsolo e tagliare a pezzetti , dividere a metà i datteri eliminare il nocciolo. mettere nel mixer o nel bicchiere del minipimer insieme ai fiocchi di avena, al cucchiaino di semi di chia, 1/2 cucchiaino di cannella. Versare il latte di mandorla e azionare fino a ottenere un composto cremoso. Suddividere nei bicchieri, spolverizzare con un pizzico di cannella in polvere e con la stecca tagliata a pezzetti.

Ecco una sana, raffinata ed elegante colazione, per iniziare la giornata carichi di energia.

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Verdure golose le 7 note della salute

Un ottimo rimedio  per l’inverno, è mantenere un’alimentazione ricca di energia, che aiuta a difendersi dal freddo, e a disintossicarsi dalle cattive abitudine e dallo stress quotidiano, e quindi a prepararsi al rinnovamento primaverile.

Il cibo fresco e vitale, equilibrato, rappresenta un buon rifornimento di energie, provenienti dall’esterno, diminuisce i rischi legati all’inquinamento atmosferico, migliora le difese immunitarie dell’organismo prevenendo l’influenza e altri disturbi invernali.

Frutta e verdura sono alimenti protettori per eccellenza. Vanno scelte come sempre. fra quelle di stagione, che contrariamente a quello che si potrebbe pensare sono numerose.

Adoro le minestre, sopratutto in questa stagione, e in quella che propongo sono presenti 7 ingredienti principali prettamente stagionali.

Andiamo a prepararla.

Ingrediente per 4 persone.

  • 500 g. di zucca mantovana bio
  • 500 g. di sedano rapa bio
  • 300 g. patata dolce bio
  • 300 g. di carote bio
  • 300 g. cannellini lessati
  • 200 g. di cavolo nero bio
  • 4 C. di olio evo
  • sale q.b.
  • rosmarino tritato
  • salvia tritata
  • scorza di limone tritata
  •  1 foglia di alloro
  • acqua calda q,b.
  • 1 c.no di salsa di soia

Procedimento

La sera precedente circa 12 ore mettete a bagno i fagioli cannellini in acqua leggermente salata con un foglia di alloro, dovranno essere coperti di almeno un dito. La mattina successiva scoliamoli e mettiamoli a cuocere in abbondante acqua salata, (l’acqua per la cottura deve essere tre volte il volume dei fagioli.) aggiungiamo un mazzetto aromatico di  rosmarino salvia e alloro, legato con uno spago da cucina. Portiamo a ebollizione per un ora abbondante.

Se si volesse saltare questo passaggio possiamo usare anche dei fagioli cannellini già lessati preferibilmente in barattolo  di vetro, anziché in lattina.

Tritiamo finemente la scorza di limone, gli aghetti di rosmarino e le foglioline di salvia, peliamo tutta verdura la zucca anche privata dei semi e dei filamenti interni,  e cubettiamo,  il sedano rapa a striscioline regolari,  la carota e la patata dolce a cubetti. mettiamo da parte tenendo  tutto separato in una vaschetta. Puliamo le foglie del cavolo dalla gambo più duro, e tagliamolo a striscioline.  Scaldiamo l’acqua, ne servirà circa 800ml.

In una grande casseruola scaldiamo l’olio, mettiamo il trito di rosmarino salvia scorza di limone tritati e la foglia di alloro, facciamo soffriggere dolcemente un paio di un solo minuto mescolando. e in ordine di cottura inseriamo prima la carota per un paio di minuti, poi la zucca e il sedano rapa sempre mescolando per un paio di minuti.

Aggiungiamo gradualmente l’acqua e lasciamo prender il bollore prima di aggiungerla tutta, aggiustiamo di sale, a lasciamo cuocere per 20 minuti, a questo punto aggiungiamo le striscioline di cavolo nero, e cuociamo per altri 10 minuti, devono risultare croccanti e non disfatte, controlliamo la sapidità, a questo punto preleviamo dai fagioli una parte che andremo a frullare grossolanamente lasciando interi gli altri, aggiungiamoli alla minestra, controlliamo di avere una consistenza cremosa ma non asciutta.

Serviamo in piatti fondi, in modo elegante e raffinato, irroriamo con un filo di olio piccante qualche goccia di salsa di soia, Dev’essere servita ben calda. Il profumo fumante e aromatico fa di questa semplice minestra un piatto molto invitante , gustoso e IMG_7795.JPGperfetto per la giornate fredde.

Per dare un tocco di originalità,  e completezza al piatto  ho aggiunto alla decorazione, delle sfere di spuma di latte di mandorla, e foglioline di salvia e rosmarino. per richiamare le erbe con cui è stato aromatizzato.

Buon appetito.

 

 

La mia musica alcalina

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La musica alcalina è una vera e propria esplosione  di colori e anche di suoni. Perché paragonare un  insalata a una musica? perché ti induce ad ascoltare,  a masticare per assaporare, a sentire tutte le note che sprigiona alle papille gustative e a tutti i nostri sensi: a percepire ogni ingrediente di cui è composta; dal fruttato dolce succulento e frizzante, alla morbida scioglievolezza al delicatamente aspro ma dolce al contempo, alla croccantezza sonora per la bocca per l’udito.

Un capolavoro musicale che si compone di sette ingredienti: Personalmente non credo nelle diete, ma in un’ alimentazione sana ed equilibrata che tiene conto dei nostri bisogni senza sconvolgerci l’esistenza e creare inutili stress, ritengo che sicuramente il cibo  preparato in casa con ingredienti freschi genuini e di ottima qualità, sia il modo migliore per ritrovare l’equilibrio fisico e metabolico, ascoltando i propri sensi, prima, durante e dopo,  assaporando con tranquillità senza ingurgitare qualsiasi cosa ci passi davanti, un buon sistema per mangiare meno, al di la delle scelte culinarie, e proprio quello di prepararselo da soli, dall’antipasto al dolce.

Cucinare e un gesto d’amore quotidiano, è  una cura costante, verso noi stessi e verso le persone che amiamo.

Il primo passo e ripulire il frigo e la dispensa da qualsiasi cibo confezionato, preferire ingredienti freschi e di stagione e del nostro territorio, programmare i menù settimanali e fare la spesa, e anche un buon modo per evitare sprechi, economici e materiali. Creando una stile di vita più sano e sostenibile.

Quindi ora si suona.

Ingredienti per 4 persone:

  • 1  finocchio  bio
  • 1 avocado bio sodo e maturo
  • 1 arancia rossa bio
  • 1 melagrana
  • 100 g. di spinacini freschi, bio  o cicorino
  • 100 g. di soncino fresco
  • 100 g. di noci tritate
  • olio evo
  • succo di limone
  • scorzetta di limone tritata
  • sale q.b

Preparazione:

Laviamo le insalate e lasciamole un po’ a bagno in una bacinella con acqua, in questo modo risulteranno belle croccanti,  tagliamo in quattro parti il finocchio e affettiamolo finemente nel senso della lunghezza, e lasciamolo in una bacinella con dell’acqua acidula con poco succo di limone. Con un coltellino ben affilato tipo spelucchino peliamo l’arancia al vivo e togliamo la pellicina anche agli spicchi, mettiamo da parte in una ciotolina. Togliamo la buccia alla melagrana e sgraniamola, conserviamo in una ciotolina.  Sgusciamo e tritiamo grossolanamente le noci e teniamo da parte, tritiamo al coltello un paio di fettine di buccia di limone. Apriamo a metà nel senso della lunghezza l’avocado togliamo il nocciola e la buccia. Affettiamo sottilmente appoggiato su un tagliere formando un ventaglio, irroriamo con un po’ di succo di limone.

Procediamo con l’impiattamento, se preferite potete usare un unico piatto da portata dove ognuno si serve,  oppure potete disporre delle ciotole individuali, date sempre sfogo alla vostra creatività; disponendo gli ingredienti in questo ordine, fate un letto con le insalate a foglia verde ben sgocciolate e asciugate, condire con un emulsione di olio e succo di limone, e poco sale, disponete a raggi le fettine di finocchio ben sgocciolato e asciugato, gli spicchi dell’arancia, cospargiamo con le noci tritate e i grani di melograno, disponiamo a ventaglio o come più ci piace l’avocado, saliamo e irroriamo con l’emulsione di citronette e cospargiamo con la scorza di limone tritato.

Presentate il vostro piatto colorato e invitante accompagnato da fette di pane possibilmente fatto in casa.

Io l’ho servito a Natale come piatto d’entrata con ciambella di pane farcito, con olive capperi e pomodorini secchi.

Si apre il sipario!

Buon ascolto.

 

 

 

 

 

Un ragù senza sacrifici

 

Un ragù senza sacrifici cosa può significare? Per sacrificio per prima cosa io intendo senza l’uso di derivati animali, può significare anche senza sprechi, o anche senza il sacrificio per il nostro organismo riguardo a ciò che comporta il laborioso lavoro di  un ragù diciamo tradizionale, l’acidosi che ne deriva.

Ma non voglio dilungarmi in questi argomenti, vi consiglio solo di provare questo ragù.

Il mio ragù senza sacrifici è esclusivamente vegetale, perché fatto con verdure e legumi, in questo caso lenticchie, ( ricche di zinco, un minerale che ci aiuta a far funzionare meglio le difese immunitarie sopratutto in questi mesi freddi, proteggendoci da virus e batteri.)

Da un mio recente viaggio in umbria ho portato a casa delle lenticchie tipiche della zona,  dalla forma mignon e verde, e si sono prestate molto per fare questo ragù perché mantengono la cottura senza sfaldarsi.

Quindi ne ho ricavato una preparazione molto particolare,  secondo le mie scelte nutritive, più sana, più digeribile e molto golosa.

L’ho usato per condirne della pasta molto originale, un gradito regalo, di semola di grano duro trafilata in bronzo di origini campane, precisamente di Torre Annunziata. l’originalità si presenta nelle dimensioni di un maccherone gigante lungo ben 53 cm. infatti per cuocerlo ho dovuto spezzarlo in 4 parti uguali, il risultato ottimo è dato dal metodo di  lavorazione che dona a questa pasta una consistenza rugosa, questo le consente di assorbire molto bene il condimento.

Ingredienti per 4 persone:

  • 250g. lenticchie verdi piccole
  • 1  gambo di sedano verde bio
  • 1 carota arancione bio
  • 1 carota viola bio
  • 1/2 porro bio, anche la parte verde
  • 1/2 finocchio bio
  • 1 foglia di alloro
  • Rosmarino tritato finemente
  • Salvia tritata finemente
  • Scorza di limone bio tritata finemente
  • 1 barattolo di salsa di pomodoro
  • 50 ml di olio evo
  • Peperoncino q.b.
  • Olio al peperoncino
  • Acqua q.b.
  • Sale dell’himalaya

Procedimento

In un setaccio fine risciacquiamo le lenticchie e le mettiamo a bagno per qualche ora in una bacinella con acqua leggermente salata e una foglia di alloro,  nel frattempo laviamo tutte le verdure, prepariamo una vaschetta dove sistemare allineate tutte le verdure cubettate tenendole separate  e procediamo con i vari tagli,  peliamo le carote e le tagliamo a cubetti regolari, togliamo i filamenti dal gambo di sedano e lo cubettiamo,  togliamo le foglie più esterne dal finocchio e tagliamo a cubetti anche il gambo, tagliamo il porro in 4 parti uguali in senso verticale e ogni parte in due e riduciamo anche questo a quadratini regolari.

Separiamo gli aghi di rosmarino dal rametto e le foglioline di salvia, con un pela patate tagliamo della buccia di limone in senso verticale, cercando possibilmente senza la parte bianca. Tritiamo finemente il tris aromatico.

Scaldiamo leggermente una pentola capiente, mettiamo l’olio e il trito aromatico, e un pizzico di peperoncino, mescolando lasciamo insaporire un minuto, poi inseriamo in ordine prima le carote e lasciamo insaporire 5 minuti, poi il sedano 2 minuti, il finocchio e il porro. Lasciare insaporire bene il condimento per 10 minuti mescolando, aggiungiamo le lenticchie scolate con la foglia di alloro, e sempre mescolando facciamo cuocere 10 minuti.

Infine aggiungiamo la salsa di pomodoro, dopo pochi minuti 100 ml di acqua calda, aggiungiamo il sale, portiamo a bollore e cuociamo per 40/60 minuti con pentola semicoperta, mescoliamo e controlliamo di tanto in tanto che non asciughi troppo in questo caso aggiungiamo dell’acqua calda. A fine cottura assicuriamoci che della consistenza ne troppo densa ne troppo liquida.

Portiamo a ebollizione dell’acqua salata e cuciamo la pasta che abbiamo scelto, condiamo abbondantemente con il nostro ragù senza sacrifici, impattiamo elegantemente cercando di fare una piccola collinetta sulla cima mettiamo un cucchiaio di ragù e irroriamo con qualche goccia di olio piccante, e decoriamo con rametti di rosmarino e salvia e un peperoncino.

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Buon appetito!!!

Aspetto le vostre preparazioni e i vostri commenti.

 

Muffins vegan di cocco e limone

I muffins sono uno dei dolci più versatili che conosca, semplici da preparare e in più versioni, si può aggiungere tutto quello che si vuole dando sfogo alla propria creatività e inoltre, possono servire per diverse occasioni, ad esempio per una sana e nutriente colazione, serviti con un the o del caffè. Per una sana merenda da portare a scuola, per un break in ufficio. Con una gustosa cioccolata calda tra amiche o con il rituale magico del the.

Oppure si può rendere questo dolce,  un dessert di fine pasto molto goloso, elegante e raffinato. Io per rispettare la  stagionalità ho aggiunto una salsa di caco, e una mousse  di cioccolato fondente caldo preparata con latte di nocciola autoprodotto, e scagliette di cioccolato crudo.

L’effetto wooou è assicurato, e l’abbinamento lo rendono un dolce squisito. In base alla stagione si possono cambiare i tipi di frutta ad esempio in estate si può usare una coulis di frutti di bosco, oppure una salsa di albicocche o dello yogurt di frutta, insomma non ci sono limiti alla fantasia di ognuno.

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Ingredienti per circa 12 muffins

  • 250g. di farina tipo 2
  • 50g di farina di castagne
  • 20g di fioretto di mais
  • 50g di cocco rapè
  • 150 g di zucchero di canna
  • 180g di olio di mais bio
  • 220g di acqua di cocco (oppure acqua o succo di mela limpido estratto)
  • 16g di cremortartaro
  • scorza di limone tritata
  • stampini di alluminio monouso oppure in silicone.

PREPARAZIONE

  1. In una ciotola mettere le farine, il cocco rapè, lo zucchero, le scorze di limone tritate finemente e il cremortartaro setacciato. Unire in una brocca l’olio e l’acqua di cocco oppure quello che avete deciso di usare. Miscelare bene i due liquidi con il minipimer, versare nella bacinella con gli ingredienti secchi, e amalgamare per alcuni minuti con una spatola.
  2. Trasferire il composto negli stampini che avete scelto, (se di alluminio andrebbero prima oliati e spolverati di farina) (60 g. per porzione) cuocere in forno preriscaldato a 170° per 12 minuti con il 20% di umidità, (se non possedete un  forno a vapore potete creare una camera di vapore inserendo all’interno del forno una bacinella di metallo con dell’acqua precedentemente portata a ebollizione).
  3. Trascorso il tempo di cottura togliere dal forno e lasciar raffreddare bene i muffins prima di toglierli dagli stampi.
  4. Servire preriscaldandoli per 4 minuti in forno a 180° diventeranno così morbidi e profumati.

 

Gusto amaro che depura

E dopo le feste natalizie, un piatto depurativo è quello che ci vuole per tornare in forma ma sopratutto se si è esagerato con cibi molto acidi e calorici e con i dolci. Personalmente adoro questi piatti leggeri e ricchi di colore, dal gusto leggermente amaro.

Ecco un piatto dedicato a chi vuole depurarsi dopo gli stravizi delle feste:

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3 gambi di radice di scorzonera

4 patate bianche

2 patate viola

pesto di sedano, prezzemolo e coriandolo.

una bustina di zafferano

erbe aromatiche.

Olio EVO q.b.

Con un pelapatate puliamo la scorzonera e una patata tagliandole poi a cubetti. Le facciamo saltare in un tegame con un cucchiaio di olio. Aggiungiamo del brodo vegetale caldo e lasciamo cuocere circa 10″ con un frullatore ad immersione riduciamo tutto in una purea liscia.

Peliamo e tagliamo a cubetti regolari il resto delle patate, portiamo ad ebollizione dell’acqua leggermente salata dividiamo le patate in due parti uguali sbollentiamo una parte per circa 5″, con un schiumarola scoliamo  le patate e mettiamo da parte, nell’acqua in ebollizione versiamo una bustina di zafferano, e aggiungiamo l’altra metà delle patate, portiamo a cottura per 5″ scoliamo e mettiamo da parte.

Nel frattempo avremo pelato e tagliato con una mandolina a rondelle sottili le patate viola, distribuiamo su una placca da forno,  portiamo  alla temperatura di 180° inforniamo per circa 15/20 minuti finchè diventino delle chips croccanti e gustose.

Per il pesto di erbe miste:

Di solito non getto mai le foglie del sedano, come in questo caso me ne servo per preparare un pesto che uso poi nelle diverse preparazioni a volte anche per condire un semplice piatto di pasta si conserva in frigorifero in un vasetto per diversi giorni.

Prendiamo delle foglie di sedano, delle foglie di prezzemolo, e di coriandolo fresco volendo si possono aggiungere anche foglie di cerfoglio e di finocchietto, laviamo con acqua fredda.

Portiamo a bollore dell’acqua leggermente salata e tuffiamo il nostro mazzetto di erbe, sbollentiamo il tutto per un minuto. raccogliamo tutto con una schiumarola e mettiamo in una bacinella con acqua ghiacciata, questa operazione consentirà alle erbe di mantenere il bel verde brillante.

In un bicchiere da minipimer mettiamo le nostre erbe ben sgocciolate, 50 grammi di pinoli o altra frutta secca,  (vanno bene anche mandorle o noci) frulliamo a scatti e mentre frulliamo aggiungere l’olio evo,  fino a formare un salsina abbastanza solida, se fosse troppa solida aggiungere poca acqua della loro cottura.

Per servire ho usato un piatto fondo e largo, ho messo una base di crema di patate e scorzonera, le patate cubettate dei due colori le chips di patate viola e tra una chips e l’altra un quenelle di pesto, ho completato  il piatto con erbe aromatiche a piacere e un filo di olio piccante.

Buon appetito e buona depurazione.

 

Il pane con la Pasta Madre

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Voglio iniziare questo 2018 augurando a tutti un anno straordinariamente fertile e magico.

E voglio farlo con uno degli alimenti che nascono appunto da un chicco, che seminato dà vita a un alimento indispensabile alla sopravvivenza da millenni.

Fare il pane ha sempre avuto per me un fascino particolare, il profumo che si diffonde nella casa mentre lo cucino è inconfondibile, e mi rievoca i ricordi dell’infanzia, a quando vedevo mia nonna impastare farina acqua sale e pasta madre.

La pasta madre è un elemento vivo che può essere tramandato per generazioni, se ci si prende cura di lei per mantenerla sempre viva. Personalmente ho una pasta madre che ha 28 anni, mi piace regalarla alle mie amiche,  o a chi me la chiede ovviamente raccomandandogli si prendersene cura quotidianamente alimentandola con acqua e farina, e poi di fare spesso il pane, conservandone sempre una parte.

L’altro aspetto affascinante di questo meraviglioso cibo che ci viene regalato dalla natura, è che non ha niente a che vedere con il prodotto iniziale, tutto nasce da un piccolo chicco di grano che giunto a maturazione viene macinato, e se ne ottiene una farina, e questa mescolata ad acqua ed impastata, viene semplicemente lasciata all’aria,

si potrebbe dire quasi dimenticata, ma dopo qualche giorno è successo qualcosa di incredibilmente magico, questo impasto si e acidificato e ha creato delle bolle.

Ed ecco la pasta madre che ora può dare vita a migliaia di altri impasti.

Un alimento semplicissimo con solo tre ingredienti: farina acqua e un po di sale, il resto della magia la fa l’aria.

Quindi da ingredienti semplici  ecco un cibo indispensabile alla sopravvivenza. Oserei dire che da quattro elementi naturali, la terra, l’acqua, l’aria e il fuoco;  nasce un alimento capace di sfamare il mondo. La più grande alchimia che io conosca.

Ecco perché, mi piace fare il pane in casa con la pasta madre. Perché ottengo un prodotto più leggero, quindi più digeribile, perché posso scegliere quali  farine usare e creare pani diversi e forme diverse, posso inserire dei semi, o dei condimenti particolari per fare dei pani speciali, e poi si mantiene più a lungo.  E poi c’è un energia,  quella delle mani… è un rito magico profumato e fragrante.

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Ingredienti per una forma da 1kg. circa

500g. di farina tipo 2 (semintegrale)

200g. di farina farina di farro integrale

100g. di farina di kamut

50g. di farina di mais fioretto

100g di semi misti tritati,  girasole,  zucca, semi di sesamo di lino.

300g di pasta madre

25g di sale fino

550 ml di acqua

Procedimento:

In  un contenitore preferibilmente di acciaio, misceliamo tutte le farine e i semi che abbiamo scelto, diluire la pasta madre con l’acqua e aggiungere agli ingredienti secchi, fare assorbire agitando il contenitore, poi impastare con le mani per circa 10″ controllare che l’impasto sia liscio e omogeneo, formare una palla e lasciarla nel contenitore coperta con un panno pulito. Posizionare il contenitore in un luogo caldo, attendere circa un ora, riprendere l’impasto e reimpastarlo per altri diedi minuti, ricoprire con pellicola e un panno e lasciare lievitare per circa 6/8 ore dipende dalla forza della farina usata. possono servire anche 10/12 ore.

Trascorso il tempo necessario l’impasto dovrebbe risultare triplicato. lo togliamo dal contenitore e su una spianatoia gli diamo la forma che desideriamo oppure lo poniamo in forme da plumkake rivestite da carta forno bagnata e strizzata. se invece vogliamo dargli una forma libera lo pieghiamo su se stesso tipo un fazzoletto, facciamo dei tagli sulla superfice e lo adagiamo su una placca da forno rivestita da carta da forno bagnata e strizzata.

Inseriamo all’interno del forno una pentola che possa andare in forno,  piena di acqua bollente, questo metodo farà si che all’interno del forno si crei una sorta di camera di vapore, e  conferirà al pane la giusta idratazione e croccantezza. Inserite all’interno del forno la placca con il pane e attendete un altra ora. Trascorso questo tempo estraete la placca con il pane, accendete il forno a e portatelo a 220°, inserite il pane e lasciate cuocere 10″ abbassate la temperatura a 200° per altri 10″ dopodiché abbassate a 180° e proseguite la cottura per altri 40″ circa, questo dipende dal forno che utilizzate.

Trascorso il tempo di cottura ottimale estraete il pane battetelo sul fondo con un cucchiaio di legno, se il rumore che sentite sarà di vuoto allora il pane sarà perfetto. Trasferitelo su una griglia a  raffreddare.

Ed ecco pronto il vostro meraviglioso pane quotidiano, ora potete consumarlo come più vi piace.

Buon appetito.

 

 

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crostata al cioccolato e cardamomo

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INTRODUZIONE:

Cioccolato e cardamomo: come un sipario di velluto nero, il cioccolato scuro è lo sfondo perfetto perché il cardamomo possa mostrare tutti i suoi colori, usato in quantità sufficiente se ne possono notare tutti i sentori di agrumi, eucalipto, fiori di legno.  Per me, l’aggiunta di un pizzico di cardamomo in polvere rende delizioso il cioccolato fondente più comune. La crostata che propongo è deliziosa e facile da preparare, ma richiede un paio d’ore in frigorifero. 

Preparare un guscio di pasta frolla dolce da 23 cm. di diametro:

ingredienti per la pasta frolla:

  • la scorza di limone grattugiata
  • 100 g. di zucchero di canna
  • 100 g. di burro, oppure 100 ml. di olio d’oliva
  • 50 g. di mandorle tritate
  • 200 g. di farina tipo 2 macinata a pietra.
  • 1 uovo intero
  • 1/2 c.no di lievito per dolci
  • un pizzico di bicarbonato
  •                                                                Preparazione 

In una ciotola capiente mescolare la scorza di limone con lo zucchero e il burro morbido, aggiungere l’uovo,e  formare una bella spuma aggiungere la farina di mandorle e la farina, il lievito e il bicarbonato impastare con le mani fino a formare una palla liscia e omogenea. avvolgere in pellicola e tenere in frigorifero per circa 20″ trascorso questo tempo tirare la pasta in un disco della misura della tortiera un po più grande in modo da formare i bordi, foderare la vostra tortiera e infornare a 180° per circa 25 minuti.

Nel frattempo preparate la crema al cioccolato

  • 10 baccelli di cardamomo
  • 300 ml. di panna fresca
  • 200 g. di cioccolato fondente spezzettato
  • 25 g. di burro

Preparazione

Aprire i baccelli di cardamomo e macinare i semi in un mortaio, versarli in un tegame e tostarli leggermente, in questo modo sprigioneranno tutto il loro sentore, versare la panna fresca e scaldare. Togliere dal fuoco e incorporare il cioccolato spezzettato e il burro. mescolare fino a ottenere una crema omogenea. Lasciarla intiepidire, e versarla nel guscio di pasta frolla che a quel punto sarà pronta, lasciare intiepidire il tutto e passare in frigorifero per 2 o 3 ore. quando si sarà indurita spolverizzare con cacao amaro e servire con un cucchiaio di crème fraìche.

 

Si ottiene una deliziosa crème fraìche  montando della panna fresca  con l’aggiunta di qualche goccia di limone e aceto bianco