Intrigante delizia

La mia prima pasta sfoglia, me la ricordo perfettamente, nasceva vegana perché quando io ero piccola il burro non sapevamo nemmeno cosa fosse, e tanto meno la sfogliatrice. Ricordo con infinita tenerezza quello che diceva mia nonna, “se vuoi qualcosa che non esiste in questa casa, realizzalo con le tue mani, con quelle puoi fare tutto” infatti nella nostra casa si produceva tutto ciò che si mangiava, e se volevi le zucchine dovevi aspettare aprile per mangiarle, ovviamente se le avevi seminate e curate, così come per le melanzane, pomodori o il melone,  e l’uva; insomma tutto quello che la natura e la  nostra campagna  poteva produrre era anche frutto del nostro lavoro.

Se volevi la pasta ci voleva la farina, quindi dovevi seminare il grano aspettare  giugno, mieterlo (raccoglierlo) pulirlo per ottenere i chicchi, portarli al mulino per la macina, ed eccoti la farina. Lo stesso per l’olio tra novembre e dicembre si raccoglievano le olive, si portavano al frantoio e si ricava l’olio. questi erano i beni di prima necessità.

Le nostre bellissime galline, (come tutte le galline del mondo) non facevano le uova tutto l’anno, per cui bisognava aspettare la primavera il periodo Pasquale, credo che non sia un caso che l’emblema Pasquale sia l’ulivo e simbolicamente la colomba, che rappresenta la pace e la rinascita. La nostra colomba era fatta appunto con farina, uova freschissime, zucchero,  olio e pasta madre viva.

Ogni arrivava al momento giusto, rispettavamo il ciclo della vita che si rinnova puntualmente, e non tradisce mai, ogni cosa ha il suo perché. La natura ha già pensato a tutto. Non esistono forzature.

Ed eravamo felici così,  la natura era la nostra ricchezza le cose semplici e genuine. Ecco perché l’autoproduzione mi affascina tantissimo mi permette di vedere nascere qualcosa dalle mie mani, è il rito magico che crea le cose.

Io le avevo detto che volevo fare una pasta tanto sottile, che somigliasse alla sua sottoveste, che si potesse vedere attraverso, e mi spiegò che se prendevo un pugno di farina, dell’acqua e un po di olio avrei ottenuto una pasta sottile, ma avrei dovuto tirarla tantissimo con il matterello, che all’epoca non era proprio un matterello di quelli che usiamo oggi,  era un semplice bastone di legno, credo di faggio, fatto dal nonno, levigato a mano con un coltellino idem per l’asse dove si faceva la pasta in casa.

Quindi mi rimboccai le maniche misi l’asse tra due sedie e comincia a lavorare. Ricordo che tirai la pasta talmente sottile che quasi si lacerava, avevo realizzato un tessuto che somigliava alla sottoveste di mia nonna, delicata impalpabile. la cosa bella, che questa si poteva cucinare e in cottura si apriva e si sfogliava in più strati. era friabilissima. E da allora diventai la maga della sfoglia.

Ingredienti per una sfoglia sottilissima. Sana e senza colesterolo.

  • 250 g. di farina integrale
  • 50 g. di farina di riso
  • 100 ml. di olio evo
  • 15 g. di sale
  • 125 g. di acqua

PROCEDIMENTO

 

In una ciotola uniamo la farina integrale, il sale , l’olio e l’acqua. Mescoliamo prima con una spatola, e poi con le mani, formiamo una palla, avvolgiamo in una pellicola da cucina, e lasciamo riposare 30 minuti.

Trascorso il tempo riprendiamo il panetto di pasta cospargiamo il piano di lavoro con farina di riso e cominciamo a tirare con un matterello oppure con una sfogliatrice fino a raggiungere lo spessore minimo, deve risultare quasi trasparente. spennellare con olio la superficie, ripiegare più volte su se stessa e ripetere l’operazione di stiramento per altre due volte, sempre spennellando la superficie di olio prima di ripiegare. La pasta assorbirà l’olio e in questo modo avrete una sfoglia perfettamente friabile dopo la cottura. E possibile realizzare prodotti sia dolci che salati.

La mia realizzazione è una mela di sfoglia ripiena di mele, ho prima ritagliato la pasta a forma di mela, ovviamente in cottura si e gonfiata permettendomi di poterla tagliare nel mezzo, ho preparato delle mele tagliate a fettine sottile, glassate in padella  con olio di cocco, sciroppo di riso, poco succo di limone e cannella in polvere. Posizionate su una metà di sfoglia, e sovrapporre l’altra metà. Decorato con coulis di frutti di bosco.

 

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